Ele Puca

16 nov 20204 min

CIELO A PECORELLE ...

Aggiornato il: 22 nov 2020

E per voi qual‘è la prima variabile da considerare? Budget? Prezzi aerei? Tempo? Altro?
 

Stagione umida a Gili Asahan (Bali)

Ognuno di noi ha una lista di viaggi che vorrebbe fare (e se non l’avete, iniziate a farla, ha un effetto terapeutico in questo periodo, inoltre vi tornerà utile quando dovrete decidere dove andare): i viaggi da sogno (quelli che probabilmente rimarranno nel cassetto più a lungo), i must have (quella meta che ancora non siete riusciti a visitare, ma che appena posso...), i luoghi che vi ispirano, quelli di cui avete letto in un libro, o nell’ultimo blog.

Tenete a mente la vostra lista, e iniziate a valutare quale delle mete in scaletta potrebbe essere la prossima. Ma come decido dove andare?

Iniziamo a valutare insieme alcuni fattori..

La Garden Route è sinonimo di tempo mutevole

SCEGLIERE LA META

No, non l’ho mai scelta in base al prezzo degli aerei o al costo del viaggio. Anche perché, a volte, se una meta in un determinato periodo risulta particolarmente economica, spesso un motivo c’è!


 

Groppo a Marie Galante (Antille Francesi)

Io consiglio di valutare la destinazione in base al METEO.

Sembrerà banale e scontato, ma non molti si informano su che tempo incontreranno al loro arrivo, e come questo possa incidere sulla riuscita della vacanza.

Seppur oramai anche il meteo non da più certezze, ricordatevi che: quando in Italia è estate nell’emisfero opposto al nostro è inverno. Buona parte dell’Asia è soggetta a monsoni (no, non sono semplici piogge, sono diluvi universali). Periodo: fine agosto, inizio novembre. Alcune zone de sud est asiatico (come ad esempio le Filippine) sono poi sono soggette a tifoni. Anche i Caraibi sono soggetti ad uragani (normalmente nel periodo fine agosto-novembre). Anche in questo caso gli effetti possono essere disastrosi ed è meglio non trovarsi in zona quando questo accade (a meno che non scegliate di trascorrere la vostra vacanza in una camera d’albergo).

Attenzione: ricordatevi che in molte zone equatoriali le piogge, anche nel periodo “secco” sono frequenti (i cosiddetti groppi) durano a volte anche solo pochi secondi, e può anche capitare che non piova a distanza di pochi metri. Armatevi di pazienza, riparatevi ed aspettate che passi. D’altronde se pensate alla vegetazione rigogliosa, capirete che queste zone sono estremamente umide, sempre. I Caraibi ricadono in questa fascia.

Informatevi bene anche sui cosiddetti periodo sconsigliati: a volte il tempo è meno brutto di come possa essere descritto. A me è successo a Bali: seppur sia partita nel periodo umido (natale/capodanno) in realtà ho trovato sopratutto nelle isole, un tempo splendido. Fortuna? Non solo. Spesso le piogge sono concentrate in zone umide (foreste, montagne etc). Studiate quindi bene anche l’orografia di dove volete andare.

L’orografia a volge incide sul brutto tempo

Sono stata in Asia un paio di volte anche in estate: a Varanasi sono stata fortunata a non aver incontrato pioggia. Sarebbe stato materialmente impossibile girare tra i vicoli e l’immondizia, con l’acqua alle caviglie.

Spesso lo stesso stato offre condizioni climatiche differenti: pensate all’Italia, il tempo di Bolzano d’inverno non è lo stesso di Taormina! Potete quindi prediligere una zona, piuttosto che un’altra. Ad esempio l’estate è perfetta per viaggiare in Ladakh (siamo nel nord-ovest dell’India, tra le vette del Karakorum), mentre non è ugualmente consigliata per visitare Calcutta.

Il brutto tempo a volte regala tramonti magici

Attenzione anche ai venti se scegliete un’isola. Sopra o sotto vento può fare la differenza, sopratutto se l’isola è abbastanza grande da non poter raggiungere la costa migliore in poco tempo. Vi starete chiedendo, ma come faccio io a conoscere in anticipo i venti? Facile. Ai tropici i venti sono costanti, e tirano praticamente sempre da una direzione (alisei di Sud-est per esempio, o da nord ovest).

Il periodo umido spesso coincide con una visibilità marina scarsa. I fiumi riversano fango nel mare e quindi il mare potrebbe essere meno limpido. Informazione importante e da tener conto per i sub!

Attenzione anche alle maree! Alcune zone infatti sono soggette a maree anche di 2 metri! Questo vuol dire svegliarsi e non trovare il mare, anche per centinaia di metri. Magari per alcuni di voi questo non sarà un deterrente, ma per gli amanti dello snorkeling come me, può essere una seccatura. Come ovviare al problema? Scegliere zone con acque più profonde (in cui quindi la marea si percepirà meno) o zone in cui il fenomeno è meno marcato.

Marea (significativa) a Zanzibar

Un esempio che mi viene in mente è Zanzibar. La costa a nord est per esempio è meno soggetta di quella a sud. Al centro c’è poi una bella spiaggia con acqua abbastanza profonda che raramente soffre di questi fenomeno.

E se non ho scelta? Potete consultare dal sito https://it.tideschart.com/worldwide-tides/ le tabelle con tutte le maree, per organizzare la vostra giornata, senza sorprese. E godervi belle passeggiate sulla battigia, quando il mare si ritira.

Attenzione: se siete in una zona non soggetta a maree e vedete che il mare improvvisamente si ritira, iniziate a correre verso un lungo alto. Non è una marea, ma uno tsunami. Sembra uno scherzo, ma questa piccola considerazione avrebbe salvato molte vite durante la catastrofe del 2004.


 

Marea a Bali

È sufficiente aver controllato il meteo, prima di scegliere la meta? Non proprio.

Nei prossimi vediamo cos’altro considerare prima di prenotare!

Tramonto dopo un piovasco a Guadalupe

E ricordate il detto popolare...

“Chi è al coperto quando piove, è ben matto se si muove.”
 


 


 

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